Come gestisco un servizio di catering per il tuo evento

Devi organizzare un evento e hai bisogno di uno chef e di un buon servizio di catering? Allora ti starai certamente domandando quanto ti possa costare e come si svolgerà l’organizzazione per il tuo evento.

Voglio parlarti di come lavoro io come chef, delle informazioni che ti chiederò per far sì che assieme al mio staff possiamo garantirti un servizio di catering soddisfacente.

Qual è il tuo budget?

Forse non tutti ci pensano subito, ma devi stabilire anche un budget massimo di spesa. Un servizio di catering può essere organizzato anche in base al tuo budget. In quel caso ti presenteremo delle proposte di menu che rientrino nella spesa massima che hai deciso.

Per stabilire un tetto di spesa devi anche considerare l’orario in cui si svolgerà l’evento: sarà un pranzo o una cena? Prevede anche antipasti e dessert?

Un altro fattore decisivo per il costo del servizio è la durata dell’evento: il ricevimento matrimoniale in genere dura dalle 4 alle 5 ore. Se si tratta invece di un pranzo per un evento aziendale, il menu sarà più limitato.

In genere, comunque, devi calcolare un 35% in più di quanto l’evento ti costerebbe al ristorante. Un servizio di catering costa più di un servizio al ristorante perché in realtà è come un ristorante che si sposta trasferendosi nella location del tuo evento.

Quanti partecipanti prevedi all’evento?

Questo è un punto importante da considerare: sai quante persone interverranno all’evento? Per il catering il numero dei partecipanti è fondamentale, perché da quel numero dipende l’intera gestione del servizio di catering:

  • Personale di sala
  • Aiuti per lo chef
  • Bevande e alimenti da acquistare
  • Preparazione del menu
  • Allestimento (noleggio di stoviglie e posate, tovaglioli, tavoli e sedie, eventuali decorazioni, ecc.)

Ci saranno partecipanti con speciali esigenze alimentari?

Informati sulle diete abituali dei tuo partecipanti. Non parlo di semplici gusti alimentari, il menu sarà vario, quindi accontenterà tutti. Ma parlo di diete particolari:

  • Intolleranze alimentari (al lattosio, alle noci, alle uova, ecc.)
  • Diete per celiaci
  • Diete vegetariane o vegane

In generale questi sono i punti che devi tenere a mente se vuoi organizzare un qualsiasi evento. Sono le informazioni che chiedo ai miei clienti prima di presentare un preventivo e mettermi al lavoro.

6 modi errati per mangiare il sushi

Se ami la cucina giapponese e soprattutto il sushi, devi allora saperlo preparare. Ci sono diverse ricette per cucinare il sushi e gustarlo secondo la filosofia orientale. E allo stesso tempo esistono purtroppo modi sbagliati per prepararlo.

Oggi ti voglio parlare di come non si cucina il sushi, degli errori che molti commettono quando decidono di mangiare questo piatto giapponese.

1) Non mescolare il wasabi nella salsa di soia

Secondo alcuni chef non bisogna proprio usare il wasabi sul sushi, perché il pesce dovrebbe essere già stagionato.

Tuttavia, come ho scritto tempo fa, il wasabi – pianta originaria del Giappone – si grattugia e si usa come condimento naturale nel Nigirizushi, una delle ricette per cucinare il sushi.

Perché non usare il wasabi con la salsa di soia? Perché il wasabi è già una salsa e l’unica cosa che otterrai è uno scontro di sapori.

2) Non mangiare il sushi con le bacchette

Mangia il sushi con le dita. Tradizionalmente il sushi si mangia con le mani, infatti le varie porzioni sono preparate per poter essere ingerite con un boccone.

Nei buoni ristoranti ti forniranno un oshibori, cioè un asciugamano caldo per pulirti le mani prima di mangiare.

3) Non spezzare le porzioni di sushi

Vale il discorso del punto precedente: il sushi è già pronto per esser mangiato, non hai bisogno di posate, né di un coltello per preparare i bocconi. Se pensi che le porzioni siano grandi, chiedi allo chef di farti porzioni più piccole.

4) Non mangiare il nigirisuhi al contrario

Prendi una porzione di sushi e capovolgila, altrimenti l’aceto del riso mescolerà il sapore del pesce.

5) Non mangiare il sushi senza seguire l’ordine giusto

Sì, devi seguire un ordine particolare per mangiare il sushi, così da assaporare meglio il piatto.

Inizia con un pesce dal sapore più delicato, poi passa a pezzi più grassi, come il salmone e il tonno, quindi prosegui col nigiri. In breve, non devi mai iniziare con il pesce dal sapore più intenso.

6) Non bere vino né altri alcolici con il sushi

Noi italiani siamo abituati ad abbinare il vino bianco al pesce. C’è anche chi preferisce una birra chiara o altre bevande.

Ma se vuoi gustare veramente bene questo piatto giapponese, allora devi immedesimarti completamente nella loro tradizione.

Bevi il sakè con il sushi!

E adesso confessa: quali di questi errori hai commesso quando hai preparato il sushi?

Come trasportare il cibo

Con l’arrivo della bella stagione sono frequenti le gite al mare o in montagna. C’è chi si accontenta di un panino, chi al mare preferisce comunque mangiare qualcosa al bar e chi invece prepara qualcosa per pranzo a casa e se lo porta dietro.

A questo punto nasce una domanda: come trasportare il cibo nel modo migliore fino alla nostra destinazione?

Quando si trasporta il cibo, bisogna considerare due problemi principali:

  1. mantenere il cibo protetto da eventuali contaminazioni
  2. mantenerlo freddo o caldo, secondo i casi

Proteggi gli alimenti dalla contaminazione

I cibi vanno tenuti sempre coperti durante i trasporto. Usa dei contenitori (per alimenti) provvisti di coperchi o al massimo applica una pellicola trasparente per alimenti.

Mantieni i cibi caldi o freddi durante il trasporto

Se il viaggio è breve, non sono necessarie particolari attenzioni, è sufficiente riporre il cibo in contenitori isolati.

Se il viaggio è lungo, allora devi munirti di una borsa termica. Ce ne sono tante in commercio, di diversi volumi. Per cibi da tenere al freddo ci sono anche i cosiddetti mattoni di ghiaccio, da mettere in frigo e poi riporre nella borsa assieme al cibo.

Due parole sui contenitori per trasportare il cibo

Usali se sono in buonissime condizioni e ben puliti e soltanto per trasportare gli alimenti. Durante il viaggio tienili lontano dagli alimenti per gli animali domestici, dal carburante, dai prodotti chimici, dalle vernici.

Ci sono prodotti alimentari più vulnerabili di altri, che richiedono un’attenzione particolare: latticini, uova, latte e la maggior parte di frutta e verdura tagliate. Ma lo stesso discorso vale anche per alcuni cibi da tenere caldi e che devono essere ben protetti, come lasagne, pomodori col riso, ecc.

Condizioni di viaggio quando trasporti il cibo

Se devi trasportare cibo freddo, colloca i contenitori nella parte più fredda del veicolo. Se usi il climatizzatore, allora i cibi freddi stanno senz’altro meglio nell’abitacolo che nel bagagliaio.

Pulisci accuratamente l’area in cui riporrai i contenitori di cibo, specialmente se hai trasportato animali o prodotti chimici o attrezzature sporche. Evita qualsiasi contaminazione.

Fa’ anche in modo che i contenitori non vengano sballottati dai movimenti dell’auto. Assicurati quindi che siano ben protetti dagli scossoni.

Ci rivediamo fra qualche giorno per l’ultimo articolo del mese e nel frattempo ti auguro buone vacanze, se non ci sarai.

Voglia di barbecue… ma sano e leggero!

È arrivata l’estate, il caldo si fa sentire in tutta Italia e è piacevole, almeno la sera, mangiare all’aria aperta. Un barbecue per cucinare qualcosa di buono, di sfizioso, che ci faccia trascorrere bei momenti insieme con la famiglia o gli amici, è un’idea da considerare.

A questo punto ti starai facendo una domanda, vero? Chi segue il mio blog sa quanto io sia amante del cibo di qualità e della cucina sana.

È salutare mangiare cibo cotto al barbecue?

Iniziamo a dire che il barbecue è semplicemente un metodo di cottura. Cucinare alla griglia è un metodo salutare perché non si usano grassi aggiuntivi, ma il grasso stesso della carne gocciola mentre la carne cuoce.

Un barbecue può essere salutare se scegli con attenzione il cibo da cucinare.

Carni cotte al barbecue

Usa dei tagli di carne più magri. Griglia pollo, tacchino o anche pesce. Se preferisci la carne di manzo, allora prendi la lombata o altri tagli di carne più magra.

Non bruciare mai la carne. Prima di tutto perde il suo sapore, ma le parti bruciate sono soprattutto cancerogene. Cuocere eccessivamente la carne provoca la creazione delle ammine eterocicliche cancerogene (HCA).

Verdure grigliate

Sei vegetariano o preferisci cenare con piatti più leggeri, ma non vuoi rinunciare al barbecue estivo? Ecco 5 piatti di verdure da cuocere al barbecue:

  1. Peperoni
  2. Pomodori
  3. Cipolle
  4. Funghi
  5. Zucchine

Direi che il massimo è proprio un misto di verdure grigliate. Dobbiamo anche aggiungere che le verdure cotte al barbecue non generano agenti cancerogeni come la carne.

Quali condimenti sani per il barbecue?

Puoi usare delle spezie ricche di antiossidanti (aglio, alloro, rosmarino e curcuma, per esempio), che contribuiscono a eliminare gli HCA durante la cottura della carne.

Un altro buon condimento è marinare la carne con vino, succo di limone, aceto prima di grigliarla. Riduce così la formazione degli HCA.

Allora, quale cibo cotto al barbecue ti stimola di più l’appetito?

Quali oli usare in cucina?

Oggi sul mercato esiste una gran varietà di oli: dal classico olio d’oliva all’olio di sansa, all’olio ottenuto con la spremitura di semi di vario tipo. Ci sono famiglie che usano sempre lo stesso olio sia come condimento per l’insalata sia nei sughi sia per friggere o per cucinare carne arrosto.

Io invece sono abituato a usare in cucina 3 tipi di oli. Oggi ti parlo quindi di quali oli troverai nella mia cucina e nei menu che organizzo e per quali cibi e ricette li uso.

Olio extravergine d’oliva

Intanto rispondiamo a una domanda frequente: che differenza c’è fra l’olio d’oliva e l’olio extravergine d’oliva?

L’olio d’oliva in generale proviene dalla spremitura a freddo delle olive. La differenza fra le 2 varietà di olio sta nel livello di acidità. È considerato extravergine l’olio d’oliva con pH massimo di 0,8. Detto più “tecnicamente”, il pH rappresenta la quantità di acidi grassi liberi di acido oleico. Quindi pH 0,8 significa che la percentuale di questi acidi grassi dev’essere al massimo dello 0,8%.

L’olio extravergine d’oliva è ottimo per condire l’insalata o qualsiasi cibo da consumare a crudo, perché ne esalta il sapore. Ricorda che l’olio extravergine crudo contiene sostanze antiossidanti.

Olio d’oliva

Uso l’olio d’oliva sia come ingrediente per preparare le salse (abbinato, per esempio, alla cipolla o all’aglio) sia per cotture brevi. L’acidità dell’olio d’oliva non supera il 2%.

Olio di semi di girasole

Per la frittura o per cuocere cibi al forno uso invece l’olio di semi di girasole. Il colore di quest’olio è chiaro, di un giallo paglierino. Composto da acidi grassi insaturi, è ricco di vitamina E come l’olio d’oliva.

È ottimo per le fritture anche perché costa poco e sai quanto olio occorre per friggere,

Se decidi di usare in cucina, per le tue fritture o i tuoi arrosti, l’olio di semi di girasole, conservalo poi in frigorifero.

E tu quale tipo di olio usi in cucina per i tuoi pasti?

3 consigli per cucinare come uno chef

Ti piace cucinare? O vorresti semplicemente migliorare per preparare piatti più gustosi per te, la tua famiglia e i tuoi ospiti? Oggi ti voglio dare qualche piccolo consiglio… da chef.

Il segreto per cucinare buoni piatti non sta soltanto nella ricetta, negli ingredienti e nel procedimento per realizzarla. Ci sono delle abitudini da prendere in cucina, che uno chef ha ormai assimilato perché deve cucinare per molte persone, ottimizzando anche i tempi.

Se riuscirai anche tu ad avere queste abitudini, vedrai che i tuoi piatti… avranno tutto un altro sapore!

Prepara in anticipo gli ingredienti e organizza i piatti da cucinare

Sai quanti piatti bisogna preparare durante il pranzo di un evento, come un matrimonio? Non voglio neanche fare il calcolo. Bisogna sapersi destreggiare fra innumerevoli pietanze e la soluzione è soltanto una: organizzarsi.

L’organizzazione sia degli ingredienti sia degli utensili è essenziale in cucina, perché abbrevia i tempi e non ti fa dimenticare nulla.

In gergo si chiama mise en place, cioè tutto al proprio posto. Prima di cucinare, organizza cibi e attrezzature. Ti devi creare il tuo spazio di lavoro:

  • Buona illuminazione
  • Nessun ingombro, tieni a portata di mano solo ciò che ti occorre
  • Tieni vicino un secchio per gli scarti alimentari

Usa gli utensili giusti

Non metterti a cercare pentole e padelle e ciotole nel momento in cui devi cucinare, ma prepara prima tutto il set di cui hai bisogno. Come ho detto prima, l’organizzazione è alla base di ogni buon piatto.

Che cosa ti occorre per cucinare?

  • Pentole
  • Insalatiere
  • Taglieri
  • Set di coltelli
  • Forchette e cucchiai
  • Padelle per friggere
  • Misurini
  • Ciotole
  • Bicchieri

Prepara il tuo elenco e disponi tutto in ordine.

Ottimizza i tempi di cottura delle portate

E avrai un’esperienza culinaria da ristorante. A tutti piace mangiare pietanze calde, ma soprattutto nessuno vuole attendere troppo tempo fra una portata e l’altra. Dunque, che cosa fare per ottimizzare al meglio i tempi e servire le tue portate velocemente?

Hai appena servito una prima portata, ma sul fuoco sta terminando di cuocere la successiva. Ebbene, interrompi la cottura e riprendila mentre tutti stanno gustando il primo piatto. In questo modo finirà di cuocere quando avranno finito e tu potrai servire la seconda portata ben calda e fumante.

E ora dimmi: hai già una di queste abitudini quando cucini?

Come mangiare il sushi: tipi e condimenti

Sai come preparare un buon sushi? Prima di dedicarti a questo rinomato piatto giapponese, devi conoscere innanzitutto quante sono le ricette di sushi, ma anche le curiosità sul sushi ti aiutano a comprendere bene la filosofia di questo piatto orientale.

Quanti tipi di sushi esistono?

Prima di parlare di condimenti, dobbiamo conoscere tutte le varietà di sushi: ogni piatto ha i suoi ingredienti e le sue particolarità. Qui di seguito ti elenco ben 9 tipi di sushi che puoi gustare.

  1. Chirashi-sushi: pezzi di pesce crudo in una ciotola di riso.
  2. Gunkan-maki: simile al nigiri-sushi, ma si tratta di polpette di riso e alga nori che le avvolgono, con uova di salmone e ricci di mare posti sopra.
  3. Inari-sushi: una sorta di polpette di tofu fritto ripiene di pesce e altri ingredienti.
  4. Maki-sushi: rotolo di sushi. Pesce crudo e altri ingredienti avvolti nel riso e nelle alghe. Si mangia con le mani.
  5. Nare-sushi: sushi fermentato. Come pesce si usa la carpa.
  6. Nigiri-sushi: è il sushi più comune, una fetta di pesce crudo su un letto di riso.
  7. Oshi-sushi: pesce e riso stagionati e pressati poi in uno stampo.
  8. Sashimi: fette di pesce crudo, ma senza riso.
  9. Temaki-sushi: simile al maki-sushi, con l’alga nori che l’avvolge in forma conica.

Come mangiare il sushi?

Che salsa usare per gustare meglio il sushi? Eccone 3:

  • Wasabi: ne abbiamo parlato poco tempo fa. Il wasabi – o ravanello giapponese – è una salsa piccante, di colore verde, da mettere sopra al sushi. Ha svariati benefici, fra cui ridurre l’intossicazione alimentare.
  • Salsa di soia: è il condimento più usato per mangiare il sushi. Si versa la salsa di soia in una ciotola e vi si immerge il sushi prima di mangiarlo.
  • Shoga: o zenzero sottaceto. Ha proprietà antibatteriche e si usa per purificare il palato. È usato anche per attenuare il piccante del wasabi.

Magari in seguito tornerò nel dettaglio su ogni varietà di sushi. Quale di quelle elencate ti attira di più?

Alimenti disintossicanti da inserire nella tua dieta

Mangiare sano è ancora possibile? Oggi viviamo in un mondo in cui l‘industria alimentare ha introdotto da tempo sostanze chimiche nel nostro cibo. Il numero di additivi alimentari è davvero elevato.

È vero che il nostro organismo ha i suoi sistemi di disintossicazione, ma la quantità di pesticidi, metalli pesanti, prodotti chimici negli alimenti è tale da renderli insufficienti. Cosa fare, allora?

Usiamo lo stesso cibo per disintossicarci dalle tossine introdotte nel cibo!

Gli alimenti disintossicanti per la nostra dieta

Ci sono alcuni alimenti che aiutano il nostro corpo a potenziare la sua azione disintossicante e a eliminare le tossine. Mangiare cibi e bere bevande disintossicanti è il modo migliore per mantenere il nostro corpo pulito e sano.

Verdure, ortaggi e spezie disintossicanti

  • Verdure crocifere e verdure a foglia verde: broccoli, cavolfiori, cavoli, cavoletti di Bruxelles sono antinfiammatori e antivirali. Ricchi in fibre, stimolano l‘escrezione delle tossine.
  • Barbabietole: contengono antiossidanti e proprietà benefiche per la salute. Il succo di barbabietola può inoltre amplificare gli enzimi che aiutano il fegato nella disintossicazione.
  • Coriandolo: è una delle piante che si legano ai metalli pesanti, aiutando quindi il corpo a espellerli. Il coriandolo è utile nell‘escrezione del mercurio e nella diminuzione dell‘assorbimento di piombo.
  • Curcuma: spezia gialla che svolge un‘azione antibatterica, antivirale, antiossidante, epatoprotettiva e digestiva. Si usa mescolandola a vari alimenti, magari con aggiunta di pepe nero, che ne aumenta l‘assorbimento.
  • Zenzero: è ricco di sostanze fitochimiche, ha effetti antinfiammatori e antiossidanti.
  • Tè verde: ad alto contenuto di antiossidanti, protegge contro i radicali liberi e produce enzimi di disintossicazione.

Frutti disintossicanti

  • Mele: ricche di pectina, che aiuta l‘eliminazione delle tossine dal flusso sanguigno.
  • Mirtilli: ricchi di sostanze nutritive e antiossidanti, migliorano la salute vascolare.
  • Noci: migliorano la circolazione e il flusso sanguigno, in modo da espellere più facilmente le tossine. Sono poi anche ricche di arginina, che neutralizza i sottoprodotti di alcol e ammoniaca dal cervello.

Sono tutti prodotti che puoi trovare al mercato, o direttamente dal produttore per esser più sicuri che si tratti di alimenti organici e quindi sani.

Usi già nella tua dieta qualcuno di questi alimenti disintossicanti?

I cibi più benefici per l’ambiente

Qualche settimana fa abbiamo parlato dei cibi più dannosi per l’ambiente, ossia quelle produzioni di cibo industriale che emettono nella nostra atmosfera una grande quantità di gas serra.

L’industria alimentare mondiale ha bisogno di tantissima energia per la coltivazione, il trasporto, l’immagazzinamento e la preparazione degli alimenti e tutto questo non fa che aumentare l’immissione del gas serra nell’atmosfera.

Scegliere un’alimentazione più rispettosa per l’ambiente può davvero influire sul suo, e sul nostro, benessere. Esistono degli alimenti – come molti vegetali – che causano un’emissione minore di gas serra. Ne consegue una dieta più ecologica, a minor impatto ambientale.

Vegetali a minor impatto ambientale

Esiste un’etichetta per i cibi che arrecano meno danno per l’ambiente: si chiama “impronta di carbonio”. È un parametro per stimare la quantità di gas serra emessi nell’atmosfera durante le attività umane.

  • Lenticchie: sono legumi ricchi di fibre e nutrienti. Sono economiche. Richiedono poca acqua per crescere e hanno un’impronta di carbonio 40 volte inferiore rispetto alla carne di manzo.
  • Fagioli: altri legumi a impronta di carbonio notevolmente bassa. Come le lenticchie sono ricchi in fibre e anche in proteine. Sono nutrienti e vogliono poca acqua per svilupparsi.

Verdure e frutta locali e biologiche

Comprare frutta e verdura localmente significa non solo mangiare cibo sano, ma ridurre l’inquinamento ambientale. La produzione organica di cibo non richiede trasporto, inoltre le colture biologiche contribuiscono a mantenere il suolo sano e le acque pulite.

Pesci e frutti di mare sostenibili

  • Cozze: hanno un minimo impatto ambientale. Si nutrono di cibo che si trova nell’acqua e nel frattempo filtrano e puliscono l’acqua, estraendo il carbonio necessario per i loro gusci. Sono ricche di proteine animali.
  • Pesce di origine controllata: vuoi contribuire a una pesca sostenibile, che mantenga la giusta armonia negli oceani? Compra il pesce soltanto da chi l’ha pescato o nei mercati del pesce che possano attestarne la provenienza. E acquista solo pesce di stagione.

Torneremo ancora su questi argomenti. Intanto fammi sapere come cambierai la tua dieta per vivere in un ambienta più sano e pulito.

Tempo di picnic

Finalmente è arrivata la bella stagione e il caldo ha iniziato a farsi sentire. Il fine settimana adesso si può dedicare alle uscite all’aria aperta con la famiglia e gli amici.

In un parco, su un prato di campagna o in spiaggia o magari anche solo nel tuo giardino: puoi goderti il paesaggio e la tranquillità con del buon cibo. È tempo di picnic, il pranzo condiviso con le persone care, dove ognuno contribuisce portando qualcosa di buono da mangiare.

3 ricette veloci per un picnic

Ma cosa portare per il nostro picnic? Come sai, sono amante del buon cibo di qualità, dei prodotti sani e nutrienti. Oggi, quindi, voglio darti 3 ricette semplici che tu e i tuoi amici potete preparare per il vostro picnic sull’erba o in spiaggia.

Prosciutto e melone

Ecco un piatto tipico estivo, che si può consumare come pranzo veloce durante un picnic.

Scegli un melone maturo e un buon prosciutto crudo e avvolgi ogni fetta di melone in una fetta di prosciutto.

Insalata caprese con mozzarella di bufala

Taglia i pomodori e la mozzarella a fette. Poi sovrapponi le fette di mozzarella su quelle di pomodoro e condisci con sale, pepe e olio d’oliva. Alcune foglie di basilico completano il piatto.

Ti consiglio di condire tutto nel momento in cui vuoi pranzare. Porta con te un frigo portatile o una borsa termica per alimenti.

Peperoni arrostiti con capperi

Ecco gli ingredienti per questo piatto freddo vegetariano:

  • peperoni rossi
  • olio extra vergine d’oliva
  • spicchi d’aglio, tagliati a lamelle spesse
  • capperi
  • prezzemolo tritato
  • sale

A casa cuoci alla griglia i peperoni, finché la pelle non si scurisce. Poi lasciali riposare in una ciotola per 10 minuti, quindi sbucciali, togliendo gambo, semi e filamenti, e tagliali in strisce larghe.

Condiscili in una ciotola con olio d’oliva, aglio, capperi, sale e prezzemolo. Lasciali raffreddare a temperatura ambiente per un’ora. Puoi servirli con pane o crostini.

E adesso ti auguro buon picnic per il prossimo fine settimana!